Chi fuma ha un problema di autocontrollo. A dirlo sono i ricercatori Eyal Ert e Eldad Yechiam, della Hebrew University of Jerusalem e del Technion-Israel Institute of Technology. Che hanno voluto smentire la popolare tesi secondo la quale il fumatore non abbandona il vizio poiché è attratto dal pericolo. Nel loro studio, pubblicato su PlosOne, hanno dimostrato su un campione di cento volontari misti (fumatori e non), che il problema della dipendenza da sigaretta sta principalmente nell’incapacità di procrastinare la soddisfazione di un bisogno. Utilizzando l’Iowa gambling task, un test psicologico utile per osservare i meccanismi decisionali della mente umana, hanno rilevato che il tabagista presenta in maniera evidente l’attitudine alla gratificazione immediata. L’intuizione trova peraltro riscontro anche in altri settori. I dipendenti da nicotina, per esempio, utilizzano meno il preservativo. Ma anche in questo caso, non per una maggiore propensione al rischio, bensì per impazienza.
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