Nel mondo, quasi 6 milioni di persone muoiono ogni anno per colpa del tabacco. Grazie alle politiche antifumo, applicate attualmente in 41 paesi, potrebbero essere impedite ben 7,5 milioni di morti entro il 2050. E’ quanto emerge dal nuovo Bollettino dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Introdotto nel 2008 per assolvere agli impegni stabiliti con la Convenzione Quadro sul Controllo del Tabacco (FCTC), il pacchetto di misure comprende: politiche di monitoraggio dell’uso del tabacco, aiuti per smettere di fumare, campagne di sensibilizzazione e restrizioni come il divieto di pubblicità e l’aumento delle tasse per i tabagisti. Tutte iniziative che mirano a ridurre le morti attribuibili al fumo (SADs), che potrebbero salire a 8,3 milioni all’anno entro il 2030. Nonostante gli ottimi risultati raggiunti, quasi la metà della popolazione mondiale non ha ancora adottato una politica MPOWER, soprattutto quelle che hanno il maggiore impatto, come leggi che vietano il vizio in luoghi pubblici e tassazioni salate, il cui utilizzo è ancora sottovalutato. Eppure, dice l’OMS, se il progresso raggiunto da questi 41 paesi venisse esteso a livello mondiale, decine di milioni di morti legate al fumo potrebbero essere evitate.
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